Cantina Andrea Ledda

Bonnanaro, Sassari

Abbiamo prodotto il vino in famiglia per decenni.
Un giorno abbiamo sentito più forte il richiamo delle vigne, e siamo tornati al nostro mestiere più antico.
…Con una nuova visione.
Siamo partiti dalla nostra terra di origine, il Mejlogu, rinomato centro di produzione di uva e ciliegie.
Mejlogu significa luogo di mezzo, ed infatti e’ l’area situata al centro del Logudoro, splendida regione nel nord della Sardegna.
È una terra intatta, che ha conservato le tracce della nostra storia più antica.
E’ una terra che ha saputo accogliere, fino a pochi anni fa, una delle più estese aree di produzione vitivinicola di qualità della Sardegna, arrivando a comprendere un’area vitata di oltre 1.000 ettari.
E’ l’area vinicola che ha rapito il ricordo del nostro grande mentore e guida – il grande enologo Giacomo Tachis – di casa, da queste parti, per la selezione di uve e mosti.
Proprio a Bonnanaro, dove crescono le nostre vigne, sono venuti alla luce per la prima volta i reperti di una cultura antichissima, che ha preceduto quella dei nuraghi.
Non è difficile capire perché i nostri progenitori scelsero questa regione, e costruirono qui uno dei nuraghi più maestosi: Sa Domo de su Re, la reggia nuragica di Santu Antine.
Il Mejlogu è una terra dolce, esposta alla luce ed al vento, perfetta per le vigne, i campi, i frutteti e le greggi. L’uva matura vicino ai ciliegi, i grappoli prendono forza dalla terra calcarea e sabbiosa.
Abbiamo scelto questa terra per le nostre vigne, o forse è lei che ci ha chiamati: un luogo così antico ha una voce che sa farsi sentire, nelle scelte e nel vino.
Il nostro cuore inizia a battere nell’area vinicola per antonomasia del Mejlogu - MONTE SANTU – massiccio calcareo che si eleva fino a 700 metri.
Sul crinale meridionale di questo splendido massiccio, a 400 metri di altezza, si estende il nostro primo vigneto di 6 ettari.
Il nostro modo appassionato di vedere le cose ci ha spinto verso una mai sperimentata avventura.
Protagonista e’ sempre il territorio del Mejlogu, ma l’attenzione si e’ spinta verso una delle sue parti piu’ peculiari.
Abbiamo impiantato un vigneto sperimentale di 8 ettari sulla sommità vulcanica di Monte Pelao, a 730 metri s.l.m. esempio unico in Sardegna.
Uno spettacolo per gli occhi del visitatore, uno spettacolare terroir per la produzione di vini minerali e caldi, come solo la terra vulcanica riesce a dare.
Il nostro sogno, la nostra passione, ci ha poi portato verso un nuovo passo.
Spinti dalla volontà di continuare nel sentiero dell’eccellenza; volendo interpretare, attraverso il vino, le eccellenze della Sardegna, abbiamo scelto di aggiungere un nuovo territorio alle nostre tenute.
Ci siamo quindi spinti verso la Gallura, terra aspra ed affascinante come poche, dai paesaggi mozzafiato.
Terra di elezione di uno dei più nobili vitigni italiani: il Vermentino, che qui trova la sua massima espressione.
La nostra tenuta in Gallura, in località Matteu, che si estende per 35 ettari, rappresenta la quintessenza del vigneto gallurese dedicato a sua maestà il Vermentino.
Una terrazza sul mare - a circa 300 metri s.l.m. - che guarda lo strabiliante arcipelago de La Maddalena.
Un vigneto immerso nel granito e nei venti marini.
Un regalo che Dio ha fatto alla nostra terra, e che noi vogliamo offrire al mondo intero.
Ecco la nostra visione: rappresentare la Sardegna attraverso i suoi migliori CRU.
Realizzare dei vini che possano emozionare, affascinare, fino a far innamorare perdutamente, come solo la Sardegna riesce a fare.

Nel comune di Bonnanaro (Sassari) la cultura della vite ha subito l'innovazione. Sui declivi del Monte Pelao la viticultura torna a essere risucchiata dal tempo. Il suolo è formato dal disfacimento basaltico e il vigneto di Andrea Ledda s'inerpica sulle pendici del Pelao sino a raggiungere i 700 metri d'altezza.

Il vento è il toccasana della vite che non risente di nessun attacco fungicida. Le vigne sono coltivate a spalliera sostenute da una palificazione retta da tiranti di acciaio. E qui vincono i gloriosi vitigni autoctoni, che crescono su terreni difficili da lavorare e di un microclima straordinario: le influenze delle brezze marine sono differenti da zona a zona.

Notevole è il Mogano, un Cannonau in purezza vinificato, contempla almeno ventidue giorni in botte d’acciaio e dodici mesi in grandi botti di rovere di Slaonia. L’affinamento avviene in bottiglia per sei mesi prima di essere immesso sul mercato.

L’Acero è un Vermentino in purezza. Tutte le fasi della lavorazione del vino avvengono in acciaio. Colpisce la fragranza, ma soprattutto l’accento minerale unito a un ché di sapido, che lo rende unico.

A differenza degli altri due vini di Ledda, l’Ebano non si fregia della Doc. Il disciplinare lo riconduce alla denominazione Igt, ma è certamente un vino dall’ottima struttura e dalla tannicità equilibrata. Il gusto rimanda la memoria a profumi di frutti del bosco di quest’angolo di Sardegna.

Sarà l’incontro del Cannonau, 50 per cento, con il Muristello che in pari percentuale va a formare la composizione del vino. Il Muristello è un vitigno autoctono che produce un piccolo grappolo con una limitata e ridotta dimensione degli acini. Cresce su terreni posti a 500 metri sul livello del mare.

La vite nella stagione più calda richiede interventi con l’irrigazione di soccorso. Le difficoltà di coltivarlo e raccoglierlo danno soddisfazioni a Ledda che sta pensando a coltivare la vite seguendo le dinamiche biologiche.

Eccellente è il passito Bagliori, vino che ha affascinato per la cromaticità, posto in controluce il colore del vino sfuma in tonalità che sembrano abbacinare. Il clone è isolano si tratta del Moscato sardo. I grappoli giunti a maturazione dopo la vendemmia eseguita rigorosamente a mano sono posti su graticci.

La ventilazione naturale fa appassire il vino in una ventina di giorni. La spremitura è soffice e dei 30 quintali di uva, tanta è la produzione, si producono 100 litri di quest’ambrosia. A goderla sono gli amici di Andrea Ledda, dopo almeno sei mesi di affinamento in bottiglia. E' da assaggiare con la pasta Terica, la sera, in questa selvaggia e bella isola italiana.